Nasce a Ravarano il 21 maggio 1926, a 11 anni entra in Seminario e con la tenacia tutta 
		montanara e la fantasiosa intelligenza supera senza intoppi gli studi (ginnasio, liceo classico, teologia), perņ ci 
		fu un campo in cui subito rivela un esuberante talento: quello della musica. Ad educargli la naturale inclinazione 
		per quest'arte, ci pensa don Arnaldo Furlotti, un luminare della musica sacra parmense, che lo avvia ad accompagnare 
		all'organo i riti in Cattedrale.  
		Appena ordinato sacerdote dal vescovo mons. Evasio Colli, il 1° luglio 1950 viene incaricato 
		di reggere la parrocchia di Signatico. Don Celestino celebra la sua prima Messa al suo paese natale ricevendo il 
		caloroso augurio dei suoi compaesani ed anche degli zii venuti appositamente dall'America e dalla Corsica. A 
		Signatico il neosacerdote ravaranese sfodera tutto il suo giovanile entusiasmo buttandosi a capofitto nell'azione, 
		percorrendo la parrocchia sulla sua moto rossa Triumph scandalizzando i confratelli pił anziani anche per la sua 
		lunga capigliatura e per il fatto che faceva cantare uomini e donne insieme. E' sempre pronto a correre in aiuto dei 
		bisognosi.
 
	L'impegno che lo vede  entusiasta protagonista é quello musicale: in breve tempo mette in piedi 
	la banda (gli strumenti in gran parte li procura e li paga di tasca sua) ed il coro per portare in giro un po' di 
	allegria e per questo arricchisce il repertorio sia di brani sacri che profani. Modernizza dinamicamente la vita della 
	parrocchia diventando l'animatore delle feste paesane nelle quali si esibisce come abilissimo fisarmonicista. Inventa 
	memorabili itinerari per gite di tutto il paese, abbellisce la chiesa facendola decorare dal pittore Quintavalla e 
	dotandola di una bella statua della protettrice della musica, Santa Cecilia.
 
	Nel 1966 viene trasferito a Petrignacola ed anche qui contagia i suoi parrocchiani con l'amore 
	per la musica: mette insieme un coro ed insegna ai ragazzi a suonare la chitarra.
	Nel 1968 viene trasferito nella natia Ravarano. Intanto si é perfezionato in composizione 
	bandistica al Conservatorio di Parma  e poi a Bologna, insegna per tre anni armonizzazione al Boito e poi musica alla 
	scuola media di Corcagnano ed alla Pascoli in cittą. A Ravarano fa nascere una corale ed organizza una banda che 
	coinvolge anche Calestano e poi tutto il Comune. Nel 1979, per festeggiare la ricostruzione della cappellina sul 
	Montagnana, si costituisce il Coro "Montagnana"  che, soto la direzione di don Celestino, ottiene brillanti successi in 
	Italia ed in varie cittą d'Europa fino al 1988, quando si fonde con la Corale di Agna dando origine alla Corale "Madonna 
	della Neve" ancor oggi ben attiva sotto la direzione di Liliana Simonetti.
	 
	Non dimentica la chiesa dove é stato battezzato e che lo ha accolto come parroco e ne cura il 
	radicale restauro concluso nel 1996, nel cimitero vuole che spicchi un segno di di vittoria sulla morte facendo 
	collocare, a sue spese, una statua di Cristo con le braccia alzate verso il cielo per indicare che la vita va oltre la 
	tomba. Ha contornato, sempre a sue spese, il viale che porta al cimitero con piante.
	Dell'affetto che aveva saputo contornarsi ha dato lampante testimonianza la partecipazione alla 
	festa del suo 50° di sacerdozio: fedeli e sacerdoti sono convenuti da tutte le parti. Il riconoscente ricordo che ha 
	lasciato anche in Val Parma lo hanno espresso le campane di tutte le chiese quando a Ravarano la salma di don Celestino 
	ha intrapreso, sotto un'impietosa pioggia, il mesto viaggio verso il cimitero. Don Celestino é deceduto il 25 novembre 
	2001.
	
		
		
			Celestino Abelli nel 1940 , in divisa da seminarista di terza ginnasiale 
			(equivalente alla'attuale terza media).